venerdì 8 giugno 2012

Fusione, fumata nera. La Cava spiega: «Non ci sono le risorse sufficienti, adesso proseguiamo nella continuità del progetto. Allargare la società è la priorità»

Le ultime 24 ore si sono rivelate decisive per l'imminente futuro del calcio a Barcellona Pozzo di Gotto. Nella serata di ieri si sono infatti incontrati i dirigenti delle due realtà cittadine, la Nuova Igea e l'Igea Virtus Barcellona, per discutere della possibile fusione in vista del prossimo torneo. Dopo tanti giorni di chiacchiere e voci di corridoio, quest'incontro ha dato esito negativo: la fusione, dunque, non avverrà e le due compagini giallorosse proseguiranno la loro avventura in maniera separata, una nel campionato di Eccellenza e l'altra in quello di Promozione. A spiegarci in maniera semplice e diretta i motivi che hanno portato a questa decisione è il Vice Presidente dell'Igea Virtus, Domenico La Cava: «Ieri sera abbiamo incontrato alcuni dirigenti della Nuova Igea per verificare la sussistenza dei presupposti per unire le forze e costituire un'unica società. Purtroppo, il confronto ha sortito esito negativo. Il motivo è semplice: viene chiesto alla nostra società uno sforzo economico insostenibile per quelle che sono le nostre attuali risorse. La vittoria di Campionato e Coppa Sicilia sono figlie di una gestione oculata del presidente Grasso e di tutta la società, volta ad un abbattimento dei costi, che ha consentito di fare "le nozze coi fichi secchi". Molti dei nostri ragazzi hanno praticamente giocato per la gloria e ben sanno che in Promozione, in caso di riconferma, la società potrà loro riconoscere un compenso tutt'altro che faraonico. A conti fatti, l'Igea Virtus non ha oggi le risorse sufficienti e necessarie anche per una sola compartecipazione ad un campionato di Eccellenza di transizione. Inutile quindi promettere cose che non potremmo mantenere ed assumere impegni quando non si è certi di poterli onorare»
Qualcuno pensa che questa scelta non sia positiva per il bene del calcio in città. Qual è il suo pensiero?
«Ovviamente per una realtà come Barcellona avere due squadre di calcio è un fatto singolare. L'anno scorso, per quanto concerne la mia società, abbiamo elaborato un programma pluriennale, che ci consentisse una crescita graduale, anche attraverso il consolidamento del settore giovanile. Alla crescita sul campo deve affiancarsi parallelamente la crescita economica, attraverso l'ingresso di nuovi soci e l'allargamento del nucleo di sponsor che, tra mille difficoltà, quest'anno ci hanno sostenuti. Abbiamo intrapreso la strada della continuità, perchè l'Igea Virtus non deve essere una meteora. Preferiamo procedere coi piedi di piombo e, se necessario, disputare anche un paio di stagioni di medio livello prima di covare progetti ambiziosi che oggi potremmo solo "sognare"».
Volgiamo allora uno sguardo al futuro: da dove ripartire per affrontare il prossimo campionato di Promozione?
«Dobbiamo continuare un progetto tecnico che ci consenta, con qualche innesto, di disputare un buon campionato di Promozione, valorizzare i nostri giovani e, se le contingenze saranno favorevoli, lottare anche per i primi posti della classifica. A me, ma anche agli altri soci, preme dare una strutturazione alla società: compiti e competenze devono essere ben definiti in modo che ognuno possa dare il massimo apporto, non solo economico. L'Igea Virtus intende infine proporsi come realtà di riferimento non solo per i tifosi, ma per tutta la città. Ci avvarremo di collaboratori che hanno le idee ben chiare su come costruire l'immagine di una società vincente in campo e fuori».
Infine lo tratteniamo per un'ultima domanda. Qual'è il ricordo più bello che conserverà della stagione appena trascorsa?
«Della scorsa stagione ricordo con profonda emozione tutti i momenti clou: la matematica certezza della Promozione contro il Ghibellina, la festa nel match con il Lipari, il trionfo di Salemi in Coppa. Ma ricordo anche quelli negativi: il "dopo Rodì" e il "dopo Pro Mende", quando la società ha dimostrato la sua compattezza ed il suo carattere».
Allargare la società e avvalersi di nuovi collaboratori valorizzando la continuità che quest'anno ha portato ottimi risultati: sono queste dunque le priorità dell'Igea Virtus e nelle prossime settimane, in quest'ambito, arriveranno le prime novità. 

Luca Aliquò
Ufficio Stampa Igea Virtus Barcellona

7 commenti:

  1. è follia pura non avere fatto la fusione!!!!

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    1. Scusami se ti rispondo ma credimi non e' follia pura non fare la fusione grasso a ragione precisando anche ke gli oneri in questo periodo x affrontare un campionato di eccellenza sono alti del resto meglio una societa' in eccellenza e una in promozione ke unica societa' che il prossimo anno non avra' le risorse economiche x affrontare un campionato d' eccellenza rischiando in un colpo di perdere entrambe le squadre
      credo come tutti i tifosi dell' igea virtus che con il presidente grasso il quale e' una persona con la testa sulle spalle ke questa squadra da molte soddisfazioni giocandoci il campionato di promozione ai primi posti
      FORZA IGEA VIRTUS BARCELLONA

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  2. Follia pura xkè???hai letto bene tutto l'articolo???la cava è stato chiaro e trasparente.....con queste condizioni l'unica follia sarebbe stata fare la fusione..poi in poche parole la nuova igea economicamente non naviga in buone acque,avevano bisogno di un "aiuto" da parte dell'igea virtus in sostanza,allargando la società e componendo un'unica realtà calcistica in città(che era la soluzione che tutti cercavamo),ma se questo aiuto non lo si può dare,sarebbbe stato inutile anche provarci...tutti alla fine credo che siamo consapevoli che la squadra non è costruita da un grande gruppo imprenditoriale che mira a grandi palcoscenici,bensì da gente che l'igea ce l'ha nel cuore e piano piano vuole costruire qualcosa di buono...lasciamoli lavorare anche xkè quest'anno questa società c'ha fatto capire di che pasta è fatta,vincendo sia campionato che coppa!

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  3. e i soldi chi li mette!!!prendere il fuoco con le mani di altri piace a tutti....x favore commenti sensati

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  4. Armata1998 cmq vada sosterrà l igea virtus in casa e fuori!!x grandi tornei professionisti aspetteremo..........capiamo la situazione..e aspettiamo

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  5. la riunione è stata una presa per i fondelli..... la fusione non voleva esser fatta già da prima

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  6. le persone serie capiscono xche non si puo'fare!in promozione si spende meno ma meno ma meno di un eccellenza di medio alta classifica..la societa'igea virtus non vuole prendere in giro nessuno e vuole mantenere le promesse......se voleva prendere x il culo tifosi e calciatori era fusione assicurata....r a 60

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